Una Signora della politica: Margaret Chase Smith

Infinita l’attenzione giustamente rivolta tra il 2008 e il 2016 alla candidatura e alla successiva investitura in casa democratica di Hillary Rodham Clinton.
Peraltro, almeno sulla strada della ricerca della Nomination in uno dei due partiti dominanti, era stata preceduta in anni lontani, oltre che da Shirley Chisholm (prima nera ad arrivare a tanto nel 1972) da una donna di grande spessore e qualità: la repubblicana Margaret Chase Smith.
Deputata e poi Senatrice in rappresentanza del Maine, Chase Smith (che fu anche protagonista nei Cinquanta di un celebre confronto tra Signore essendosi trovata a civilmente battagliare con Eleanor Roosevelt nientemeno) va ricordata per avere stabilito record elettorali straordinari e, in alcuni casi, insuperabili.
Per cominciare, arrivò a vincere una elezione con il settantanove per cento dei voti ottenendo comunque in ogni altra occasione affermazioni travolgenti.
Poi, tornando alle cariche ricoperte, è stata la prima donna nella storia americana ad essere appunto eletta alla Camera dei Rappresentanti e dipoi al Senato.
Infine, per essere stata la prima signora il cui nome sia stato incluso tra i votabili per la Nomination in una Convention, repubblicana o democratica che fosse.
Accadde nel luglio del 1964, a Daly City, California, nel corso del congresso del Grand Old Party.
Sconfitta da Barry Goldwater, sosterrà fino in fondo la sua visione alternativa della politica repubblicana.
E visto che Goldwater andò allora incontro a una vera debacle, forse sarebbe stato meglio dare a lei quella benedetta nomination.

26 giugno 2024