262, 242, 229 RCP Electoral Map
Real Clear Politics, l’istituto che da oramai qualche tempo, con buoni risultati, si occupa di stilare le medie dei vari sondaggi elettorali e che quotidianamente ci dice come vanno le cose da questo punto di vista (un supporto, guardando alla poca consistenza scientifica delle diverse rilevazioni) propone anche una interessante ‘Electoral Map’.
Semplicemente, una cartina colorata debitamente degli USA, cartina nella quale gli Stati attribuiti ai repubblicani sono più o meno intensamente, a seconda del margine acquisito nei relativi sondaggi, rossi (Red States, quelli GOP, ricordiamo) e quelli assegnati ai democratici più o meno intensamente blu (Blue States, rammentiamo).
Sulla scorta delle predette attribuzioni, si calcolano i grandi elettori ‘certi’, quelli ‘probabili’, quelli ‘possibili’ dei due schieramenti e pertanto dei due candidati.
Ebbene, negli ultimi dodici giorni, a dimostrazione del forte calo dell’ex first lady appunto nelle intenzioni di voto, Hillary Clinton è scesa precipitosamente da duecentosessantadue voti elettorali attribuiti (a soli otto dalla maggioranza assoluta fissata a duecentosettanta) dapprima a duecentoquarantadue e ieri, 4 settembre, a duecentoventinove.
Non è che i grandi elettori di Donald Trump, di rimando, siano cresciuti a dismisura.
No, sono aumentati gli Stati prima considerati blu nelle diverse gradazioni e adesso ritenuti ‘incerti’.
Brutto segno, visto da casa democratica.