80 milioni di voti a Biden e quasi 74 a Trump
I dati ufficiali relativi ai votanti nelle cosiddette Presidenziali del 1788/89 – le prime – concludono per la partecipazione di meno di 44 mila cittadini, l’11,6 per cento degli aventi diritto.
Gli Elettori con l’iniziale maiuscola nella circostanza scelti Stato per Stato furono 69 e tutti in sede di Collegio si espressero per George Washington che fu conseguentemente, come del resto nel successivo 1792, investito all’unanimità.
È solo nel 1804 che le persone che si recano alle urne superano abbondantemente le centomila unità mentre il dato percentuale non brilla comunque fermandosi a poco meno del 24.
Da allora – con le eccezioni conseguenti alle guerre combattute nel Paese (quella del 1812 e la Civile) e, nel caso della seconda, a successive sanzioni – ovviamente in continuo aumento il numero degli aventi diritto non corrispondendo sempre la qual cosa a quello dei votanti.
I quali ultimi, con difficoltà, nel corso del Novecento, superarono il 62 per cento.
Oggi, voto popolare più postale e anticipato considerato, si sottolinea il fatto che Joe Biden avrebbe totalizzato oltre 80 milioni di suffragi e Trump – il migliore ‘battuto’ della storia – poco meno di 74.
Mai tanti così gli elettori attivi (molte le ragioni che ben conosciamo) si sottolinea,
Ma non è infine ovvio che a fronte di un elettorato oramai di ben oltre 200 milioni così sia?