‘Average polling error’
È dal 1968 che in occasione delle Presidenziali, a risultati finali nazionali stabilizzati, al fine di valutare il lavoro fatto dagli istituti addetti e di correggerne le procedure se necessario, si confrontano i dati effettivi con quelli relativi alla media dei sondaggi elettorali precedenti il voto.
Ebbene, considerando che in ogni rilevazione di tale fatta è previsto un margine d’errore all’incirca quantificabile nel 2,5 per cento in più o in meno, solo in un caso le previsioni furono assolutamente errate.
Era il 1980 e il partito democratico veniva dato battuto per 2 punti e mezzo.
Perse per il 9,7.
Una difformità statisticamente enorme: del 7,2.