Come Gary Johnson può diventare presidente
Il Colorado.
I più recenti sondaggi dicono che in Colorado il candidato del Libertarian Party Gary Johnson ha un discreto seguito, il tredici per cento.
Ipotizziamo che in quello Stato il consenso nei confronti dell’ex governatore aumenti e che l’8 novembre, sorprendentemente, vinca il voto popolare e conquisti i relativi nove grandi elettori.
Supponiamo che, per conseguenza, sottratti al totale (cinquecentotrentotto) i predetti nove, né Hillary Clinton né Donald Trump riescano a raggiungere la maggioranza assoluta dei citati signori, maggioranza fissata a duecentosettanta.
A questo punto, come dice il XII emendamento, la scelta del presidente è fatta dalla camera dei rappresentanti che sceglie – attenzione – tra i primi tre in graduatoria.
Ecco, quindi, che Gary Johnson, nell’ipotesi appunto terzo, rientra tra i papabili.
Ok, per arrivare qui è occorsa fantasia.
Per pensare sul serio che il libertariano possa essere votato dagli Stati (nel caso, il XII emendamento che regola la materia prescrive che il voto debba essere espresso non dai singoli rappresentanti ma dagli Stati) necessita passare al mondo della irrealtà!