‘Convention bounce’ dal 1968 al 2016
Regolarmente (due le eccezioni), accade che la Convention spinga in alto nei sondaggi un candidato.
Più o meno.
(Mediamente di 5 punti.
Record positivo assoluto più 16 per il Clinton del 1992.
Record negativo a meno 1 per John Kerry e Mitt Romney).
Assai spesso in modo effimero.
Ma così è.
Il fenomeno è conosciuto come Convention bounce’, dove ‘bounce’ sta per ‘rimbalzo’.
In un anno tanto particolare (il 2020 è elettoralmente parlando unico), può anche capitare che le Convention si svolgano solo ‘virtualmente’.
Così fosse, giusto il rammarico in particolare dello staff di Donald Trump (che in caso di un forte ‘bounce’ potrebbe molto avvicinarsi al rivale) che nell’ipotesi perderebbe questo atout.
Vedremo ovviamente.
Ecco intanto di seguito la interessante tabella del ‘Convention bounce’ dal 1968:
Humphrey più 2
Nixon più 5
McGovern 0
Nixon più 7
Ford più 5
Carter più 9
Carter più 10
Reagan più 8
Reagan più 4
Mondale più 9
G. H. Bush più 6
Dukakis più 7
G. H. Bush più 5
B. Clinton più 16
B. Clinton più 5
Dole più 3
Gore più 8
G. W. Bush più 8
G. W. Bush più 2
Kerry meno 1
McCain più 6
Obama più 4
Obama più 2
Romney meno 1
H. Clinton più 2
Trump più 3
Da sottolineare in generale che
– il ‘rimbalzo’ più alto non garantisce affatto quanto alla elezione
e in particolare che
-Reagan ‘perse’ dal rivale in entrambe le occasioni quanto a ‘bounce’ per vincere poi benissimo e la seconda volta come nessun altro in tempi moderni
– che il secondo maggiore ‘rimbalzo’ (più 9) lo ebbe Mondale nel poi per lui catastrofico 1984.