I Presidenti e l’Impeachment
Tradimento.
Corruzione.
Altri crimini o misfatti.
Se accusati in merito davanti alla Camera…
se la Camera stessa approva a maggioranza semplice l’addebito…
il procedimento prosegue al Senato che giudica e delibera a maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti in aula.
Per quanto, ovviamente, i casi di Impeachment più noti (in specie fuori dagli USA) riguardino il Presidente, l’iter è possibile – ed in effetti è stato seguito – altresì nei confronti dei ‘Pubblici Funzionari’ quali, la più parte delle volte, i Giudici Federali.
Nel caso di dibattimento sull’operato dell’inquilino della Casa Bianca (come, eventualmente, del Vice, che altrimenti lo dirige) i lavori del Senato sono diretti dal Presidente della Corte Suprema.
Noti se non notissimi i procedimenti intrapresi alla Camera Bassa e non conclusi da condanna nella Alta contro Andrew Johnson e Bill Clinton.
Richard Nixon evitò che si arrivasse a discutere la richiesta dimettendosi.
Altrettanto, per inciso, aveva fatto in precedenza il suo Vice Spiro Agnew.
Nella notte dei tempi, due altri momenti da ricordare: una Petizione andata a vuoto per mettere in stato d’accusa John Tyler e, più avanti, nel 1860, la creazione di una Commissione Camerale per decidere (concluse per il no) se procedere contro James Buchanan.
È da quando carica è appannaggio di Donald Trump – maggiormente dalle Mid Term Elections del novembre 2018, visto che in tale circostanza il Partito Democratico ha conquistato la maggioranza alla Camera – che a suo riguardo si agitano ipotesi di Impeachment che non vanno oltre soprattutto essendo la maggioranza senatoriale comunque repubblicana e non potendosi certamente arguire che addirittura i due terzi dei Laticlavi – larghissima parte dei GOP compresi – si pronuncerebbe nel caso positivamente.