Il ritorno di Mitt Romney
Il ‘vecchio’ Mitt Romney è di nuovo sulla breccia.
Eletto lo scorso 6 novembre Senatore per lo Utah (da buon mormone…), completa un percorso politico (eccezionale, se non avesse perso nel 2012 da Barack Obama) che lo ha visto prima a capo del Comitato Organizzativo delle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City e subito dopo Governatore del Massachusetts.
In tutti e due i ruoli, con davvero ottimi esiti.
Torna e critica aspramente Donald Trump.
Da repubblicano quale è.
A dimostrazione del fatto che i notabili GOP continuano a non apprezzare un Presidente contro la cui nomination si sono battuti e che considerano un alieno, da un punto di vista ideologicamente ortodosso parlando.
A Romney non vanno giù i continui cambiamenti nello staff della Casa Bianca (sostiene che di volta in volta le persone chiamate sono meno capaci) e non poche delle decisioni assunte dal tycoon in tema di politica estera.
Vedremo se e in quale modo una opposizione interna al Partito Repubblicano arrecherà danno al Presidente.
Se addirittura verrà cercata una alternativa in casa per contrastarlo già nella fase delle primarie.
In un non poi molto lontano passato, tra i Democratici, la riproposizione di Jimmy Carter fu contrastata fortemente da Ted Kennedy che ne contese la nomination (correva il 1980).
Carter prevalse sul terzo Kennedy per perdere poi dal GOP Ronald Reagan.