La battaglia legale che ci aspetta
Ha diritto Donald Trump a ricorrere se e in quanto ritenga i conteggi che avrebbero (a parere di chi?) assegnato gli Stati a Joe Biden sospetti o semplicemente errati?
Certamente.
Ma se lo fa è perché “è sporco, brutto e cattivo”.
Le ‘anime belle’ che stanno festeggiando una elezione mai avvenuta (vedremo il 14 dicembre in sede di Collegio dei Grandi Elettori – e non nelle sedi redazionali di ignoranti e faziosi media laddove neppure una persona conosce argomentatamente la materia – se il democratico ha effettivamente vinto) lo indicano per questo al pubblico ludibrio e lo prendono in giro.
Perché non se ne va con la coda tra le gambe il desso?
E chi mai nelle medesime dotte redazioni si interessa ai riconteggi spesso obbligatoriamente (per legge) in atto.
Agli interventi – per ora parziali ma chissà fra poco? – della Corte Suprema.
Conta che Biden si sia presentato come vincitore in quanto così vuole nientemeno che l’Associated Press!
Perbacco.
Poffarre.
Ma è giusto.
Cosa contano Costituzione e Leggi di fronte a giornalisti tanto preparati?
Nulla, conveniamo!