Le due candidature: un breve riepilogo
Donald Trump ha stabilito da subito un record quanto alla propria candidatura in vista delle elezioni del 3 novembre 2020 avendola annunciata il giorno del suo insediamento, il 20 gennaio 2017.
Trump non ha mai avuto seri oppositori quanto alla nomination nel Grand Old Party.
Joe Biden, dal canto suo, non è stato uno dei più solleciti nel proporsi in campo democratico avendo aspettato il 25 aprile 2019.
Numerosi i contendenti interni (nel tempo, una trentina).
Ha assunto il ruolo di ‘presumptive nominee’ dell’Asino l’8 aprile di quest’anno, nel momento in cui il Senatore Bernie Sanders ha sospeso (in questo campo, formalmente, non ci si ritira, non si abbandona, ma appunto si ‘sospende’) la propria campagna.
Trump è da tempo – sulla base dei risultati ottenuti tra Caucus e Primarie – a cavallo avendo ampiamente superato la maggioranza assoluta in merito al numero di delegati conquistati.
Biden è come detto ‘il nominato presunto’ perché, per quanto ora senza avversari (teoricamente, visto che nelle votazioni locali in programma in nome di Sanders è ancora sulla scheda e ottiene numerose adesioni), al 23 maggio ha dalla sua ufficialmente 1550 esponenti mentre la maggioranza assoluta da raggiungere è 1991.
Le due Convention sono in programma
– a Milwaukee, Wisconsin, dal 17 agosto quella democratica (procrastinata essendo in precedenza datata 13 luglio).
– a Charlotte, North Carolina, dal 24 agosto quella repubblicana.