Quel “brutto anatroccolo” di Joe Biden
Ricordate quando a febbraio parlando di Joe Biden non pochi analisti si chiedevano come avrebbe mai potuto battere Donald Trump visto che non riusciva a prevalere non si dice su Bernie Sanders ma su Pete Buttigieg?
Ricordate la palpabile preoccupazione – la disperazione di molti – in casa democratica?
Quanta acqua è passata sotto i ponti da allora e quanti accadimenti, uno dei quali assolutamente straordinario (il Covid 19) e per questo imprevedibile, si sono succeduti…
Nel volgere di un tempo decisamente breve – siamo a metà luglio ma i sondaggi lo vedono trionfante da chissà quando – il disastroso Biden (come rappresentato) è il migliore candidato possibile la cui affermazione tutti danno per certa.
In prima fila gli stessi che a dir poco ne dubitavano.
(Nel mentre dell’ex Sindaco della cittadina dell’Indiana nessuno si occupa più).
In altri tempi (qualcuno ricorda lo slancio da chiunque considerato inarrestabile di Howard Dean nei primi giorni di campagna nel 2004 e come la sua candidatura sia andata a finire?), è accaduto esattamente il contrario.
E qualcuno impara, tutti essendo pronti ad ogni inizio di tenzone per White House a deprimersi o ad esaltarsi emotivamente?