‘Republican Convention’ 2020 dal 24 al 27 agosto
A causa della epidemia in corso, si terrà in un modo del tutto particolare (fra l’altro, per la prima volta, la stampa sarà esclusa e potrà assistere ai lavori via streaming) e comunque, almeno inizialmente, a Charlotte, nel North Carolina – laddove dal principio programmata – la 41ª (il Grand Old Party fu fondato nel 1854 e si riunì a Philadelphia dal 17 al 19 giugno del 1856 per scegliere il candidato per White House per le successive votazioni novembrine) Convention repubblicana.
Donald Trump e Mike Pence, pochi (su un totale di 2550) essendo i delegati fisicamente presenti, riceveranno quasi certamente ‘by voice’ la nomination al primo ballottaggio avendone conquistato nel corso di Caucus e Primarie praticamente la quasi totalità (Bill Weld ne catturò uno in Iowa).
Invariato – per quanto qualcuno avesse ipotizzato una sostituzione del Vice – il ticket del 2016, resterà tale, con pochissimi adeguamenti formali, avendo l’apposito ‘Platform Committee’ in cotal modo deciso, anche il programma.
Dovesse – come è stato detto – Trump tenere da altra sede (dalla Casa Bianca? una innovazione) il discorso di accettazione ciò accadrebbe per la prima volta dai tempi di Alf Landon, dal 1936.