Sanders e Bloomberg
Vedremo il 3 marzo nel Super Tuesday se davvero – a seguito della sua prestazione non brillantissima (anzi) – Michael Bloomberg sia già in calo rispetto ai recenti sondaggi che lo vedevano vicino al venti per cento.
Visto che alle rilevazioni sondaggistiche facciamo riferimento – a parte il South Carolina laddove sembra che Joe Biden il 29 febbraio possa prevalere (di poco) sul ‘socialista’ – sia in California che nel Texas (i due Stati che il predetto 3 marzo attribuiscono il maggior numero di delegati), è proprio il battagliero ex rivale della Clinton ad essere collocato in vantaggio.
È vero, siamo ancora all’inizio della lunga corsa verso la Convention di luglio, ma va sempre ricordato che una sola volta (nel 1984 e si trattava di Gary Hart) il candidato che ha conquistato nel Super Tuesday più voti non ha poi ottenuto la nomination (e questo anche in campo repubblicano).