Sorpresa: la California perde peso elettorale!
Davvero particolare il periodo che sta vivendo la California sul piano della consistenza del contingente dei suoi Congressisti.
Abbiamo già detto che le previsioni quanto al numero dei suoi Rappresentanti (i Senatori sono sempre e comunque due) e per conseguenza dei Grandi Elettori spettanti concludono per la diminuzione dei primi da cinquantatre a cinquantadue e dei secondi da cinquantacinque a cinquantaquattro.
Uno soltanto, si dirà.
Certamente, ma da sempre il Golden State aumentava, spesso d’un balzo, di peso, mai diminuendo.
È pur vero che essendo l’attribuzione proporzionale al numero dei residenti (i quattrocentotrentacinque Rappresentanti che compongono la Camera sono distribuiti tra gli Stati con riferimento all’esito in proposito dei decennali Censimenti) la citata diminuzione potrebbe essere determinata, restando il numero dei californiani lo stesso, dall’aumento della popolazione in altri Stati.
Così però non è e i dati ufficiali dicono che oltre duecentotremila persone hanno lasciato in un anno lo Stato con capitale Sacramento.
È una sorpresa ma certamente non in assoluto.
Guardando alla oramai lunga storia dei singoli Stati, li si vede mutare salendo e scendendo alternativamente nelle graduatorie delle quali sopra si è parlato e pertanto ‘nel peso elettorale’ (come, inevitabilmente da infiniti altri punti di vista).
Un solo esempio: la Virginia era lo Stato più abitato e per conseguenza di maggiore stazza dopo l’indipendenza (quattro su cinque dei primi Presidenti erano virginiani e vorrà questo pur dire qualcosa) e retrocedendo è oggi uno degli Stati di medio bassa categoria vantando undici Rappresentanti e tredici Grandi Elettori (il tre per cento del totale, questi).
Sic transit gloria mundi.