Trump 2016: “I am the law and order candidate”
Disordini gravi a Minneapolis a seguito della morte per soffocamento di un nero ad opera di alcuni poliziotti bianchi.
Dura la presa di posizione in merito del Presidente che, dopo avere condannato il fatto, ha dichiarato comunque non tollerabili i seguenti violenti comportamenti minacciando, nel caso in cui non cessino, l’invio della Guardia Nazionale.
Invero – prescindendo dallo specifico accadimento e tornando al 2016 – una delle affermazioni che hanno allora caratterizzato la campagna elettorale di Donald Trump fu:
“I am the law and order candidate”.
Valse al tycoon tale presa di posizione (che intendeva identificare nei contendenti uomini politici concettualmente incapaci a tale riguardo e insieme richiamava un non sopito rimpianto per “the good old days”) l’appoggio di quella larga e ancora importante parte di Americani, bianchi in prima fila, che appunto legge e ordine chiede.
È ancora certamente (come vediamo in atto specificamente con riferimento a Minneapolis ma certamente non solo) questa ferma posizione trumpiana una carta – ripetiamo, una carta, non in ogni caso la sola – da giocare elettoralmente nel corrente 2020, qualsiasi cosa dicano oppositori partitici o ideologici.
Vedremo con quali risultati nelle urne novembrine.