USA: uno Stato dal 1776. Quando una Nazione?
La fondazione come un fatto storico inevitabile.
Il loro sviluppo come un processo inesorabile.
Voluto da Dio.
Il fato segnato il giorno medesimo nel quale Cristoforo Colombo si era messo in mare.
Questa la risposta data da uno dei primi importanti storici americani – George Bancroft nel 1834, non ancora sessantenne il Paese – alla domanda composta nel titolo, nell’intento di scolpirne la pluralità futura e il cosmopolitismo.
E, d’altra parte, cos’altro poteva vergare un sostenitore ante litteram della teoria del Destino Manifesto?
Al proposito, poi, ecco quanto osserva in ‘Queste verità. Una storia degli Stati Uniti d’America’, Jill Lepore:
“… Dichiarando la propria Indipendenza nel 1776, gli Stati Uniti erano divenuti uno Stato, ma cosa poteva renderli una Nazione?
La storiella che il loro popolo discendesse da una stessa stirpe era palesemente assurda.
Si trattava di gente giunta da luoghi diversi e dopo avere intrapreso una guerra contro la Gran Bretagna l’ultima cosa che voleva era celebrare la propria
‘inglesità’…”
1492, dunque!?