Come far fare la migliore possibile figura a Biden

Riporto qui sotto le conclusioni alle quali è giunto il New York Times sul tema di cui al titolo non senza sottolineare che fino al 27 giugno scorso, per quanto numerosissimi fossero i segnali, nessuno dei media sostenitori di Biden aveva mai eccepito e in merito e non solo. Ecco cosa scrive il quotidiano:
“Uno sguardo ravvicinato a più di due dozzine di interviste radiofoniche e podcast rilasciate da Biden negli ultimi due anni rivela uno schema distinto: apparizione dopo apparizione, al presidente sono state poste domande quasi identiche, preselezionate o suggerite in anticipo dai membri dello staff della campagna. E in quasi tutti i casi, le domande preparano il presidente a fornire punti di discussione sul messaggio, senza notevoli errori. L’inchiesta fa luce su una tattica che la campagna di Biden ha utilizzato liberamente per controllare le interazioni del presidente in pubblico, tattica che sembra aver subito un’accelerazione con l’avvicinarsi delle elezioni. Biden ha rilasciato meno interviste ai notiziari di qualsiasi presidente moderno e molte di queste sono state con intervistatori amichevoli piuttosto che con giornalisti che traggono domande e spunti di discussione dalla campagna in corso”.

12 luglio 2024