Crollo di Wall Street? Tutta colpa di Herbert Hoover!
Elezioni presidenziali del 1932.
Si avvicina il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre, esattamente il giorno 8, quello fissato per le votazioni.
Il Presidente uscente, Herbert Hoover, è talmente impopolare che gli autostoppisti per costringere le auto a fermarsi e a caricarli esibiscono cartelli con la scritta “se non mi date un passaggio, voto Hoover!”
Broadway, seconda metà degli anni Settanta del Novecento.
In scena il musical di grande successo ‘Annie’, musica Charles Strouse e parole di Martin Charnin.
La storia è ambientata nel pieno della depressione conseguente al crollo di Wall Street.
In una scena, un gruppo di senzatetto e di barboni si stringono intorno ai fuochi accesi nei bidoni per le immondizie per cuocere qualcosa e per riscaldarsi.
In coro, cantano ‘We’d Like to Thank You, Herbert Hoover’ che recita:
“Oggi viviamo in una baracca,
oggi frughiamo dovunque per trovare da mangiare,
oggi rubo il carbone per il fuoco,
chi lo sapeva che sarei stato capace di rubare?
Un tempo svernavo ai tropici
Passavo le estati al mare…
Vorremmo ringraziarti Herbert Hoover ,
per averci guidati tanto bene…
Verme schifoso, burocrate,
è grazie a te che ora siamo quello che siamo!”
Ecco come e in qual modo era considerato il Presidente in carica ai tempi delle elezioni che lo videro perdere da Franklin Delano Roosevelt.
(E il fatto che, ciò malgrado, gli sia riuscito di catturare nell’occasione oltre quindici milioni e settecentomila voti sa del miracoloso).
Ecco come e in qual modo a distanza di oltre quarant’anni lo considerassero i più.
19 maggio 2024