È Kamala Harris capace di Coattail Effect?

Ci sono candidati alla Presidenza che vincono e fanno vincere. Provocano il Coattail Effect, sono in grado cioè di convincere i propri sostenitori a votare per i candidati del partito che rappresentano anche ai livelli inferiori: Senato, Camera, Governatorati… Accade meno di una volta perché la votazione differenziata (si al Presidente e no ai suoi compagni di partito in lizza) che negli anni Cinquanta era poco sopra il dieci per cento è arrivata tranquillamente al quaranta e più.
Ci sono candidati pur vincenti che ottengono meno voti a livello nazionale del partito come per esempio Jimmy Carter nel 1976 (Reverse Coattail). Peggio ancora, Negative Coattail, quelli che provocano danni (Barry Goldwater nel 1964?). L’effetto negativo è particolarmente evidente nelle Mid Term Election, quando per far capire al Presidente che non è d’accordo con le sue politiche l’elettorato castiga i candidati del partito cui appartiene (è accaduto addirittura sei volte dal 1952).
Ovviamente, guardando a quell’oggetto misterioso che è elettoralmente parlando Kamala Harris nell’ambito democratico e sulla stampa si guarda al proposito nella sfera di cristallo.
Sarà in grado – sarebbe il massimo – di imitare Harry Truman 1948, l’Eisenhower del 1952, Johnson 1964, Reagan 1980 e Obama 2008 capaci (diciamo così) di spargere Coattail Effect a piene mani o quasi?

16 agosto 2024