I Navajos discendono dalle Tribù disperse di Israele?
Tra tutte le lingue dei pellirosse, quella navajo si distingue per una particolare complessità e pur appartenendo indubbiamente al gruppo linguistico na-dene, propone vocaboli che sembrano avere una diversa ed inspiegabile origine.
Tanto diversa ed estranea tale origine che, anni orsono, qualcuno pensò di collegare il navajo addirittura all’ebraico.
Secondo i sostenitori di questa teoria, i navajos altri non sarebbero che i discendenti di quelle che vengono definite “le Tribù disperse di Israele” e cioè delle dieci tribù che, appunto alla caduta del regno di Israele nel 721 a.C., furono esiliate e di cui si perse storicamente ogni traccia, salvo ritrovarla proprio negli attuali Stati Uniti dove i pellegrini si sarebbero trasferiti mantenendo almeno parte della loro lingua.
D’altronde, tesi analoghe risalgono a molto tempo fa.
Probabilmente, il primo a parlare di una colonizzazione ebraica del Nuovo Mondo fu lo studioso spagnolo Arius Montanus, nella sua ‘Bibbia poliglotta’, edita ad Anversa tra il 1569 e il 1573.
Della stessa opinione, Gregorio Garcia nel 1607: ‘Origen de los indios del Nuevo Mondo’ e, tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo, molti altri tra i quali si distingue soprattutto per la sua eminenza e per la vastità delle ricerche l’inglese lord Kingsborough.
21 febbraio 2024