I Presidenti: Andrew Jackson
La scheda.
Nato nel 1867 a Waxhaw (Carolina del Nord), militò nel Partito Repubblicano-Democratico sino allo scontro elettorale con Quincy Adams nel 1824.
Accusando il rivale di aver sostanzialmente truccato la corsa elettorale attraverso un accordo sottobanco con Henry Clay, Jackson fondò in occasione delle elezioni del 1828 il Partito Democratico e riuscì così a vincere le presidenziali.
Né intellettuale né aristocratico, Jackson fu il Presidente che utilizzò al massimo il metodo dello Spoils System in qualche modo ‘inventato’ da Jefferson.
Durante la sua amministrazione (che si protrasse per due mandati), si concentrò soprattutto su due questioni: da una parte approvò l’espropriazione delle terre degli indiani, decretando poi la loro deportazione; dall’altra limitò lo strapotere delle banche e delle alte sfere finanziarie.
Fu inoltre colui che inaugurò la prima ferrovia nordamericana.
Fu tra l’altro il primo Presidente a subire un tentativo di attentato nel 1835.
La determinazione e il decisionismo che caratterizzarono la sua Presidenza, gli attirarono critiche e avversari.
Per questo, i suoi oppositori si organizzarono nel cosiddetto Partito Whig (dal nome della fazione inglese che si era opposta nel Seicento all’assolutista Carlo I Stuart).
Scaduto il secondo mandato, si ritirò a vita privata.
Morì nel 1845 a Nashville, nel Tennessee.
25 aprile 2024