Il Diritto di Voto alle donne nel 1916
Corre il 1916, anno elettorale.
L’Emendamento – il Diciannovesimo – che concederà alle donne il Diritto di Voto è di là da venire.
Entrerà difatti in vigore nel 1920.
Se questa è la realtà dei fatti, come mai è possibile sostenere che il democratico Woodrow Wilson abbia ottenuto il suo secondo mandato – esercitato poi dal 4 marzo 1917 – in quella circostanza proprio perché votato dalle Signore?
Semplicemente (niente affatto), perché la questione inerente (non soltanto quanto al diritto ma anche in relazione al metodo da usare nel votare) era ed è demandata ai singoli Stati.
Dodici in effetti quelli che nel tempo lo avevano già concesso:
Wyoming nel 1890
Colorado nel 1893
Utah nel 1896
Idaho nel 1896
Washington nel 1910
California nel 1911
Arizona nel 1912
Kansas nel 1912
Oregon nel 1912
Illinois nel 1913
Montana nel 1914
Nevada nel 1914.
Orbene, in dieci di questi il Presidente vinse conquistando i relativi Elettori (iniziale maiuscola per distinguerli da quelli comuni dato che loro specifico compito è eleggere il Presidente nel dicembre successivo alle votazioni novembrine).
Solo l’Oregon e l’Illinois si pronunciarono per lo sfidante repubblicano Charles Evans Hughes.
Ebbe nell’occasione importanza – e quale? – il fatto che nel corso della campagna elettorale Wilson si palesasse contro l’eventuale entrata USA nella Guerra in corso in Europa e l’avversario a favore?
Sia come sia, il seguente 6 aprile 1917 gli Stati Uniti erano in effetti in guerra.
29 gennaio 2024