Il terzo candidato (essendo oggi Robert Kennedy jr in corsa…)
Storicamente, il candidato effettivamente indipendente (che non avesse nella circostanza a proprio sostegno neppure un partito minore o per la necessità formato come per dire Teddy Roosevelt nel 1912) che ha avuto il maggior successo quanto a voti popolari (addirittura quasi il diciannove per cento!) nelle elezioni presidenziali americane è stato Ross Perot nel 1992.
Dotato di una fortuna personale decisamente ingente, mise in piedi una campagna di particolare spessore assolutamente bene organizzata tanto per cominciare – nella prospettiva poi di avere dovunque una struttura politica a sostegno – da riuscire a presentarsi in tutti i cinquanta Stati e nel District of Columbia (operazione estremamente impegnativa dovendosi ottemperare localmente alle richieste procedure non essendo, come i candidati democratici e repubblicani, già ammesso sulla base dei precedenti risultati). Incidentalmente, nella successiva tornata (1996), Perot si propose con minore impatto quale esponente del da lui stesso fondato Reform Party.
Il miliardario texano a parte, notevole l’esito del già repubblicano John Anderson nel 1980: più del sei e mezzo per cento.
Davvero Robert Kennedy jr in questi giorni dichiaratosi disponibile alla solitaria avventura in quanto vessillifero di particolari istanze che ritiene – verificheremo se così è – prioritarie pensa di poter arrivare a tanto? Quali i sostegni finanziari?
Quali i sollevati – in aggiunta o almeno in alternativa – entusiasmi?
Certo che se davvero, come si vociferava, Elon Musk (che non può aspirare a White House perché non cittadino americano dalla nascita) lo appoggiasse…
Quanto all’incidenza che potrebbe comunque avere una sua (o d’altri che si aggiungessero) presenza magari anche solo in alcuni Stati, va ricordato che gli Elettori (iniziale maiuscola per distinguerli da quelli comuni) che in seguito effettivamente eleggeranno il Presidente si attribuiscono in quarantanove delle cinquantuno realtà (Stati più Distretto di Columbia) – Maine e Nebraska esclusi – con il winner takes all method e che in certe situazioni la cattura da parte di un terzo anche di poche migliaia di voti può dar luogo a sconvolgimenti che da locali diventano nazionali (non ad opera di un indipendente perché all’epoca Ralph Nader correva per il Green Party, ma i suffragi dal famoso attivista ottenuti in Florida nel 2000 con buona probabilità – ovviamente non con certezza – consentirono a George Walker Bush di prevalere colà ‘per un corto muso’ su Al Gore e di vincere il certame).
Che dire oggi in conclusione sul tema se non che se son rose fioriranno?
5 febbraio 2024