Lo stato delle cose
Come già detto, la Democratic National Convention inizia a Chicago (decisamente negativi i precedenti storici e basti ricordare il 1968), Illinois. I lavori dureranno quattro giorni. Nella circostanza il partito dell’Asino adotterà la Platform, ovvero il programma elettorale. Contrariamente a quanto di norma accade (l’investitura ufficiale ha usualmente luogo a fine Convention) la Vicepresidente Kamala Harris ha già ottenuto la Nomination del partito il trascorso 2 agosto a seguito di una decisamente inedita votazione virtuale per appello nominale dei delegati della Convention. Nell’occasione Harris ha ricevuto 4.563 voti che ammontano al 99 per cento dei delegati stessi. Quasi tutti costoro (altra situazione senza riferimenti storici) erano stati in precedenza svincolati dall’impegno preso con il medesimo, a seguito di Caucus e Primarie, dopo la forzata rinuncia del Presidente Biden (la cui maggioranza era strablindata) alla candidatura.
Anche il compagno di cordata di Harris, il Governatore del Wisconsin Tim Walz, è stato anomalamente incardinato prima dei lavori congressuali. Il Comitato nazionale democratico (Democratic National Committee) ha deciso di effettuare il suddetto appello virtuale dei delegati per certificare i candidati alla Presidenza e alla carica vicaria prima della Convention nazionale ‘in presenza’ a causa delle preoccupazioni relative all’accesso alle schede elettorali negli Stati con scadenze anticipate.
In Ohio (difatti, per esempio e per fornire spiegazioni in merito), solo i candidati che avessero ricevuto l’investitura ufficiale di un partito prima del 7 agosto potevano essere ammessi al locale voto novembrino ed avendo i dem malaccortamente fissato la Convention al 19 questo non sarebbe loro stato possibile (anche se il candidato fosse rimasto Biden) perdendo conseguentemente ogni possibilità di conquistare i membri del Collegio Elettorale spettanti all’Ohio medesimo. Tale indubbia e inedita forzatura regolamentare offre naturalmente modo a Trump (che già sta parlando di “colpo di Stato” ai danni di Biden e indica come irregolare – si può discutere in merito – l’investitura di una persona che in proprio non ha conquistato neppure un delegato) di gridare all’inganno, al broglio, fornendo motivazioni legali per ricorsi sia a livello locale (in Ohio, certamente) che federale.
19 agosto 2024