Biden/Trump? Né l’uno, né l’altro!

Stando all’autorevole FiveThirtyEight e alle sue rilevazioni (l’ultima, in data 24 maggio) l’operato di Joe Biden è considerato negativamente da una larga maggioranza dei cittadini e
buona parte degli stessi ha una opinione sfavorevole di Donald Trump.
I dati relativi al Presidente sono:
disapprove 56,2
approve 38,4
con una prevalenza del 17,7 di disapprove.
Quelli concernenti lo sfidante:
unfavorable 53,7
favorable 41,6
con la seconda opzione che prevale del 12,1.

In generale, se i risultati concernenti Trump non fossero così negativi, l’esame della situazione porterebbe a prevedere la sconfitta di un incumbent tanto poco considerato, ma così non può certamente essere.

26 maggio 2024

I Presidenti: Jimmy Carter

La scheda.
Nato nel 1924 a Plains (Georgia), fu Governatore dello Stato natio dal 1970 al 1976.
Sconfitto Ford alle elezioni del ’76, divenne Presidente.
Durante la sua amministrazione fu particolarmente attento al tema degli Human Rights.
Successo importante fu l’accordo di Camp David tra Israele ed Egitto.
Portò tuttavia avanti una politica estera debole e contraddittoria.
Cercò dapprima una distensione con l’Unione Sovietica per tornare poi su rigide posizioni anti-sovietiche dopo l’invasione dell’Afghanistan.
Il colpo di grazia alla sua popolarità fu dato dalla pessima gestione della crisi iraniana e da una situazione economica di profondissima decadenza.
Fu dunque sonoramente sconfitto alle presidenziali del 1980 dal repubblicano Ronald Reagan.

26 maggio 2024

Una Convention in tono minore del Libertarian Party

Vicini e lontani i momenti elettoralmente migliori del Libertarian Party oggi radunato a Washington per una Convention che si segnala soprattutto se non solamente per la partecipazione di Donald Trump e Robert Kennedy jr che vengono a chiedere appoggio e voti.
Vicini perché si parla in fondo del 2016.
Lontani perché il risultato ottenuto nella circostanza da Gary Johnson, candidato alla Presidenza, è stato davvero notevole (quasi quattro milioni e mezzo di voti popolari pari al tre e ventotto per cento).
Lungi dal proseguire nello slancio, come del resto il Green Party, il Libertariano ha ripiegato su se stesso e pare proprio che, visti i nomi dei possibili candidati, debba aspettare, se verranno…, tempi migliori.

25 maggio 2024

Elon Musk aumenta i post anti-Biden

Scrive il New York Times: “Elon Musk ha costantemente intensificato le sue critiche nei confronti di Biden mentre la stagione elettorale si riscalda prima delle elezioni di novembre.
Musk ha postato su Biden su X almeno sette volte al mese da gennaio, attaccando il presidente per tutto, dalla sua età alle sue politiche in materia di immigrazione e salute.
Prima di ciò, aveva pubblicato post su Biden due volte a dicembre e per niente a novembre…
In totale, Musk ha pubblicato quasi quaranta volte su Biden quest’anno, rispetto a circa trenta in tutto l’anno scorso.
Al contrario, nel 2024 Musk ha postato su X più di venti volte sull’ex presidente Donald J. Trump.
In questi post, Musk ha difeso Trump, sostenendo che è vittima dei pregiudizi dei media e della pubblica accusa nei casi penali che deve affrontare”.

25 maggio 2024

Il controllo futuro del Senato

Ben lo sappiamo, un Presidente che possa contare su una maggioranza congressuale favorevole, composta da esponenti del suo stesso partito, ha molta maggiore probabilità di amministrare secondo il proprio programma.
In particolare, fondamentale il controllo del Senato le cui competenze in fatto in specie di ratifica delle nomine presidenziali ma anche di approvazione dei Trattati internazionali sono determinanti.
Orbene, essendo in gioco il 5 novembre una classe senatoriale (la Camera alta si rinnova per un terzo ogni due anni) composta per larga parte da democratici, è il partito di Biden a rischiare di perdere la stretta maggioranza che nel consesso ha.
È pur vero che a presiedere il Senato essendo autorizzato a votare in caso di parità è il Vicepresidente in carica e che se la coppia Biden/Harris fosse confermata basterebbe loro un pareggio in quello specifico ambito elettorale.

25 maggio 2024

I Presidenti: Gerald Ford

La scheda.
Nato nel 1913 a Omaha (Nebraska), fu nominato da Nixon suo Vicepresidente dopo le dimissioni del precedente, Spiro Agnew, nel 1973.
Dimessosi Nixon, Ford assurse alla massima carica nel 1974.
Concesse il perdono presidenziale al predetto, mentre in politica interna varò delle misure atte alla riduzione dell’inflazione e al taglio delle tasse.
In politica estera proseguì – insieme a Kissinger – l’approccio di distensione caro a Nixon.
Privo di carisma e non eccessivamente popolare, ottenne a fatica la Nomination repubblicana nel 1976 ma alle presidenziali venne sconfitto dal Governatore della Georgia, il democratico Jimmy Carter.
Morì a Rancho Mirage in California nel 2006.

25 maggio 2024

La meteora Gary Hart

Anni Ottanta del Novecento.
Un differente mondo.
Prima della caduta del muro di Berlino.
Negli Stati Uniti brilla la stella del reverendo Jesse Jackson la cui avventura politica ho qui già narrato.
Non è il solo uomo politico nuovo in campo democratico.
In vista delle elezioni 1988, si vede per la prima volta in corsa verso la Nomination, sia pure costretto alla rinuncia, un certo Joe Biden.
Fra gli altri, ampiamente meritevole di citazione, Gary Hart.
Senatore del Colorado, carismatico, giovane e gradito ai giovani, appare all’improvviso nella campagna elettorale primaria dei democratici nel 1984 ottenendo un risultato straordinario e non più ripetuto da allora: vincendo nella circostanza contro tutto e tutti il Supermartedi datato 13 marzo.
Sconfitto per la Nomination comunque e ciò malgrado da un Walter Mondale destinato alla più clamorosa disfatta nel successivo novembre, Hart si ripropone in vista del 1988 e per non pochi momenti quale probabile vincente.
È, come ricorda già nel titolo il recente film che ne ripercorre la vicenda, ‘The Front Runner’.
Fin quando il 28 aprile del 1987 il Miami Herald rivela che ha una relazione con la modella Donna Rice.
Due settimane di tentata resistenza allo scandalo e poi la resa.
Per quanto non totalmente escluso dalla vita politica, da allora l’ex Senatore resterà una di quando in quando richiamata, periferica, comparsa.

25 maggio 2024

La corsa verso White House continua ad essere serrata

Un nuovo sondaggio in data 23 maggio della Marquette Law School tra gli elettori registrati nelle liste elettorali rileva che Joe Biden e Donald Trump sono alla pari con il cinquanta per cento ciascuno in uno scontro tra i due che non tenga conto di altri.
In una competizione a cinque Trump riceve il quaranta, Biden il trentasette, Robert Kennedy il diciassette e Jill Stein e Cornel West il tre per cento ciascuno.
Tra i probabili elettori non registrati, se si guarda solo ai candidati dei due partiti maggiori Trump ottiene il cinquantuno e Biden il quarantanove .
Nella corsa a cinque in questo secondo ambito, Trump ha il quarantaquattro, Biden il quarantuno, Kennedy l’undici e Stein e West il due per cento ciascuno.

24 maggio 2024

Alcuni repubblicani al Senato non parteciperanno alla Convention

Quattro repubblicani del Senato – l’ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney, Lisa Murkowski, Todd Young e Thom Tillis – hanno dichiarato a The Hill che non intendono partecipare alla Convention repubblicana a luglio nella quale sarà per celebrata l’incoronazione di Donald Trump.
Altri cinque – Mike Rounds, Susan Collins, Bill Cassidy, Jerry Moran e soprattutto Rand Paul – hanno indicato di non aver deciso se presenziare o meno.

24 maggio 2024

Robert Kennedy potrebbe essere ammesso ai prossimi dibattiti

Ricorderete che a fronte delle proteste del candidato indipendente Robert Kennedy jr che si vedeva escluso dai due dibattiti televisivi tra Biden e Trump programmati anticipatamente rispetto all’usuale l’ex Presidente repubblicano aveva detto di non essere affatto contrario in linea di principio alla partecipazione in questione ma che per ottenere udienza Kennedy avrebbe dovuto dimostrare un maggior peso nei sondaggi.
Ebbene, riferisce oggi ABC News che effettivamente il figlio e nipote d’arte ha raggiunto la soglia prescritta in due delle quattro rilevazioni ritenute al proposito significative.
Vedremo e se son rose…

24 maggio 2024