Ivanka Trump pensa di unirsi a suo padre nella campagna 

Ivanka Trump “si sta scaldando all’idea di cercare di essere di nuovo utile” nella campagna presidenziale di suo padre, riferiscono i media.
Anche se non è chiaro cosa potrebbe voler dire un suo ruolo pare che stia interrogando i membri della propria cerchia ristretta su quando potrebbe avere senso impegnarsi nuovamente e perfino se accettare un lavoro nell’amministrazione se Trump vince.
Una persona del suo entourage ha detto: “Dopo averlo lungamente escluso ora è più aperta in proposito. L’idea è adesso più reale, e la cosa la galvanizza”.

4 maggio 2024

I Presidenti: Abraham Lincoln

La scheda.
Nato nel 1809 a Hodgenville (Kentucky), esercitò la professione di avvocato, avviandosi inoltre ben presto alla carriera politica.
Per le sue posizioni profondamente abolizioniste in tema di schiavitù, si avvicinò al neonato Partito Repubblicano.
Quest’ultimo era stato difatti fondato nel 1854, dalla convergenza di ex Whig e anti-schiavisti, in netta contrapposizione del Partito Democratico.
Proprio presentandosi con i repubblicani, Lincoln vinse le elezioni presidenziali del 1860, suscitando le ire degli Stati del Sud (Carolina, Missisipi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana e Texas) che crearono una Confederazione (guidata da Jefferson Davis), separandosi dall’Unione.
Lincoln dichiarò illegale l’iniziativa: scoppiò così la Guerra Civile nel 1861.
In pieno conflitto Lincoln non solo non arretrò di un millimetro (nominando tra l’altro il generale Ulysses Grant come comandante delle truppe) ma tra il 1862 e il 1863 emanò il Proclama di Emancipazione, con cui si decretava la liberazione degli schiavi negli Stati confederati.
Sul finire vittorioso della guerra, venne assassinato a Washington nel 1865 da John Wilkes Booth, un attivista sudista, durante uno spettacolo teatrale.

4 maggio 2024

Washington: storia elettorale in occasione delle presidenziali

1892: Repubblicano (B. Harrison)
1896: Democratico (Bryan)
1900: Repubblicano (McKinley)
1904: Repubblicano (T. Roosevelt)
1908: Repubblicano (Taft)
1912: Progressive (T. Roosevelt)
1916: Democratico (Wilson)
1920: Repubblicano (Harding)
1924: Repubblicano (Coolidge)
1928: Repubblicano (Hoover)
1932: Democratico (F. D. Roosevelt)
1936: Democratico (F. D. Roosevelt)
1940: Democratico (F. D. Roosevelt)
1944: Democratico (F. D. Roosevelt)
1948: Democratico (Truman)
1952: Repubblicano (Eisenhower)
1956: Repubblicano (Eisenhower)
1960: Repubblicano (Nixon)
1964: Democratico (Johnson)
1968: Democratico (Humphrey)
1972: Repubblicano (Nixon)
1976: Repubblicano (Ford)
1980: Repubblicano (Reagan)
1984: Repubblicano (Reagan)
1988: Democratico (Dukakis)
1992: Democratico (B. Clinton)
1996: Democratico (B. Clinton)
2000: Democratico (Gore)
2004: Democratico (Kerry)
2008: Democratico (Obama)
2012: Democratico (Obama)
2016: Democratico (Hillary Clinton)
2020; Democratico (Biden)

4 maggio 2024

Henry Ford a White House?

L’uomo di maggior successo negli Stati Uniti negli anni Dieci e Venti del Novecento?
Facile rispondere: Henry Ford.
Le auto che produceva si vendevano come il pane e la sua figura si stagliava tra le più ammirevoli.
Perché allora non mandarlo alla Casa Bianca?
Già nel 1916 un movimento spontaneamente sorto lo indicò nel Michigan per l’alto incarico ma la cosa si fermò lì.
Strenuo sostenitore di Woodrow Wilson nelle Mid Term Elections del 1918, restò grandemente deluso per il risultato in quel frangente negativo.
Per quanto indeciso tra democratici e repubblicani (e qualcuno tra i suoi sostenitori pensava addirittura ad un terzo partito appositamente creato), forte dell’enorme notorietà, pensò per qualche momento di correre nel 1924.
La situazione politica poteva apparire favorevole: il Presidente Warren Harding era morto nel 1923 e il suo Vice Calvin Coolidge, subentrato, non aveva ancora avuto modo di consolidarsi al potere, o così sembrava.
Non se ne fece niente, in larga misura per il carattere freddo e distante di Ford che sembrava pensare che gli americani ‘dovessero’ votarlo per l’uomo che era, ragione per la quale non organizzò alcuna vera campagna elettorale.
Alla fine, in quel fatidico anno, si schierò per Coolidge e di una possibile candidatura a White House del costruttore di auto più di successo di tutti i tempi non si parlò più.

4 maggio 2024

La silenziosa ricerca dei possibili vicepresidenti di Trump

“Donald Trump ha suggellato la nomina presidenziale repubblicana quasi due mesi fa e per più di due settimane è stato occupato in un processo penale a New York”, riferisce NBC News.
“Ma sembra non avere fretta di nominare un candidato alla carica, qualcuno che possa mantenere una presenza costante durante la campagna elettorale mentre lui trascorre gran parte del suo tempo in un’aula di tribunale.
La squadra di Trump deve ancora superare le prime fasi di valutazione delle prospettive quanto alla vicepresidenza, hanno detto fonti vicine al processo.
I principali contendenti non hanno ricevuto questionari dettagliati o altre richieste di informazioni che aiutino a raggiungere una rosa di candidati, anche se ci sono segnali che indicano che i papabili vengono valutati per la loro abilità nella raccolta fondi”.

4 maggio 2024

Robert Kennedy Jr. è ovunque nei media conservatori

“Le apparizioni sempre più frequenti di Robert Kennedy Jr. sulle piattaforme mediatiche conservatrici stanno cominciando a sollevare allarmi a Mar-a-Lago”, riferisce Politico.
“È un altro segno della crescente minaccia che Kennedy, il candidato presidenziale indipendente, rappresenta per Trump”.
“Negli ultimi mesi, Kennedy è diventato un personaggio fisso su Fox News e Newsmax, ed è ora un punto fermo nel circuito conservatore dei podcast, essendo stato intervistato da artisti del calibro di Ben Shapiro, Glenn Beck e Megyn Kelly.
Mentre si scaglia contro il presidente Joe Biden, Kennedy corteggia attivamente un pubblico composto da giovani ascoltatori di podcaster fratelli e YouTuber dal codice conservatore che sono anti-‘woke’”.

4 maggio 2024

First and Second Lady

Siamo abituati a chiamare First Lady la moglie del Presidente degli Stati Uniti.
Non siamo invece assolutamente avvezzi a chiamare Second Lady la consorte del Vice Presidente USA.
Comprensibile che così sia dato che molto raramente di queste Signore la cronaca si occupa.
(Assai meno, poi, la storia, se non quella minore e al massimo in due tre casi).
Comunque – per quanto l’espressione pare sia stata usata inizialmente solo nel 1849 parlando della dipartita della vedova di James Madison Dolley Payne Todd – la prima ‘vera’ First Lady, in ragione della propria personalità capace di dare spessore alla collocazione familiare e nel contempo pubblica, fu Julia Gardiner, seconda moglie di John Tyler (a White House poco meno di un, incisivo, anno tra il 1844 e il 1845).
A voler scartabellare, ancora in precedenza, si era distinta una Prima Signora che esercitava al meglio la ‘professione’ tale peraltro non essendo: la nuora del vedovo Martin Van Buren Sarah Angelica Singleton.
La prima Second Lady in cotal modo definita (fra quante la precedettero nel ruolo non può essere però dimenticata Floride Bonneau, consorte di John Calhoun e protagonista dell’Affare Petticot che costò caro al marito) fu Jennie Tuttle, al fianco di Garret Hobart, Vicario di William McKinley, dal 1897 al 1899.
Una soltanto tra questa Signore ebbe una incombenza politica di rilievo (per carità, nessun possibile confronto con la First Lady Hillary Rodham Clinton!) successivo.
Si tratta di Muriel Fay Buck che al momento della morte del coniuge Hubert Humphrey gli subentrò nell’incarico di Senatore del Minnesota.
A chiudere, quattordici le Second diventate First.
O perché il marito era subentrato al titolare a causa del decesso (delle dimissioni, nel caso di Nixon) del medesimo.
O in ragione della elezione del coniuge alla carica.

4 maggio 2024

Problematico per Trump ottenere il sostegno di Nikki Haley

“Donald Trump ha convertito diversi ex rivali in sostenitori schietti, ottenendo che alcuni lo difendessero nei notiziari via cavo ed altri lo aiutassero a raccogliere fondi per la candidatura alla Casa Bianca”, riferisce la CNN.
“Ma il contendente il cui sostegno Trump deve ancora guadagnarsi è quello che ha continuato a sottrarre centinaia di migliaia di voti all’ex presidente molto tempo dopo la fine della sua corsa: Nikki Haley”.
Un amico di Haley ha detto: “Lui sa come raggiungerla se vuole fare ammenda e cercare di iniziare a conquistare i suoi sostenitori”.
Vedremo.

3 maggio 2024

Gli Stati indecisi sostengono in larga misura il diritto all’aborto

Necessario, ogni volta che si guarda agli esiti di un sondaggio, come nel caso che segue, accettare con notevole beneficio d’inventario considerando se possibile il nominativo e le intenzioni del committente e la posizione politica dell’istituto operatore.
In tutti gli Stati tranne cinque, la maggioranza degli americani sostiene almeno un certo accesso all’aborto. Questa è una conclusione importante di un nuovo massiccio sondaggio condotto su ventiduemila persone dal Public Religion Research Institute.
Ma il dato più rivelatore del sondaggio riguarda il gruppo in cui il sentimento anti-aborto rimane più forte: i nazionalisti cristiani bianchi.
Altrettanto importante il fatto che nei sette stati campo di battaglia, contesi, che dovrebbero definire la corsa presidenziale – Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin – un totale del sessantaquattro per cento dei residenti afferma che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi.

3 maggio 2024

Quattro le ‘Cinture’ elettorali americane

Il Sud degli Stati Uniti.
‘Sun Belt’, la ‘Cintura’ del Sole.
Dalla California alla Florida, dove la nostra stella batte più fortemente e naturalmente fa caldo.

Il Sud Est USA, grosso modo gli Stati Confederati:
‘Bible Belt’, ‘Cintura’ della Bibbia, laddove la religione è preminente in particolare per la presenza degli evangelici.

Dal Texas alla Virginia, in specie Alabama, ancora Sud Est:
‘Black Belt’, ‘Cintura’ nera, in cotal modo originariamente chiamata per il colore della terra ed oggi, invero, per la grande presenza dei neri.

Dai Grandi Laghi al Midwest, a Nord:
‘Rust Belt’, ‘Cintura’ della ruggine, negli Stati nei quali la crisi economica ha colpito in particolare l’industria facendo chiudere i capannoni ragione per la quale i macchinari arrugginiscono.

3 maggio 2024