Gli anti aborto temono che Trump non manterrà la parola

“Donald Trump si è candidato alla presidenza nel 2016 su una piattaforma repubblicana che chiedeva il divieto federale dell’aborto dopo venti settimane di gravidanza e l’adozione di ‘un Emendamento sulla vita umana’ alla Costituzione che avrebbe dato protezione legale al feto”, riferisce il Washington Post cercando di introdurre del malessere in proposito tra i GOP. “Otto anni dopo, Trump chiede agli Stati, e non al governo federale, di decidere su eventuali limiti alla procedura sulla scia della decisione della Corte Suprema che annulla il diritto costituzionale all’aborto. Ciò ha stimolato un dibattito tra i conservatori sociali sull’opportunità di cambiare anche la posizione ufficiale del Partito Repubblicano e lo staff di Trump ha selezionato un gruppo di funzionari repubblicani per scrivere una nuova piattaforma per la Convention del GOP del mese prossimo a Milwaukee”.

13 giugno 2024

Attenti ad escludere Ben Carson dai possibili Vice di Trump

Secondo il New York Times poche veramente le persone che ritengono possibile le candidatura di Ben Carson a fianco di Trump: fra queste, lo stesso ex Presidente!
“Un forte legame personale, che si è approfondito nel corso degli anni”, scrive il quotidiano, “è il motivo per cui Carson continua a rimanere una potenziale scelta anche se la corsa pare essersi ristretta a pochi candidati di punta: Doug Burgum, Marco Rubio e JD Vance.
Ma dato l’approccio non convenzionale di Trump e la sua storia di decisioni dell’ultimo minuto, una sorpresa è possibile e nell’ampio universo di scelte improbabili ma che potrebbero farcela, Carson è probabilmente il principale contendente”.

13 giugno 2024

Se in Idaho la corsa fosse Biden/Kennedy

Quanto vale secondo i sondaggi (che, ricordiamo, non sono previsioni perché fotografano l’oggi non il futuro) Robert Kennedy Jr a livello nazionale?
Orbene, in tre degli ‘approved national polls’ sui quattro guardando ai quali si è ammessi al dibattito televisivo in programma il prossimo 27 si colloca appena sopra il quindici per cento (se raggiunge questo traguardo anche nell’ultimo preso in considerazione può partecipare).
Decisamente bene per un indipendente.
Assolutamente diverso il quadro se il riferimento delle rilevazioni, escludendo Trump, prendesse con lui in esame solo Joe Biden.
Un sondaggio di tal fatta è stato realizzato in Idaho. Il risultato? Kennedy sessanta per cento. Biden venticinque!
Certo, ben diverso l’esito se lo si ripetesse in California ma un’idea della forza in determinate situazioni ambientali del terzo incomodo ce la siamo fatta.

13 giugno 2024

McCarthy perde ancora

La Rappresentante in carica Nancy Mace ha sconfitto ieri la sfidante repubblicana nelle Primarie della South Carolina Catherine Templeton.
La sua clamorosa vittoria va in particolare segnalata perché infligge un duro colpo agli sforzi dell’ex Speaker Kevin McCarthy che si è battuto a favore della rivale nella circostanza cercando come va facendo di infliggere una punizione politica contro coloro – Nancy Mace in prima linea – che mesi fa hanno votato per estrometterlo.

12 giugno 2024

I terzi candidati in genere nelle urne perdono slancio

Non si può mai sottovalutare la forza della sindrome del voto sprecato. Non importa cosa dicono gli elettori ai sondaggisti perché spesso riconsiderano le scelte politiche quando si rendono definitivamente conto che il loro candidato favorito non può vincere.
Ciò significa che è oggi difficile valutare l’impatto di candidati come Robert Kennedy Jr. È intanto particolarmente complicato prevedere in anticipo da chi potrebbe prendere voti.
Dopotutto, gli analisti politici stanno ancora discutendo se la candidatura di Ross Perot nel 1992 abbia sul serio dato a Bill Clinton la Casa Bianca.

12 giugno 2024

I democratici alla Camera e il ‘playbook sulla resistenza’

Secondo quanto viene riferito da alcuni media, “i democratici si stanno già preparando a respingere l’uso del potere esecutivo da parte di Donald Trump se dovesse ottenere il controllo dello Studio Ovale, con la speranza di creare quella sorta di manuale di resistenza scritto che mancava quando vinse per la prima volta nel 2016.
E il Rappresentante Jared Huffman sta guidando una task force per opporsi a quello che viene denominato ‘Progetto 2025’, il piano ideato da gruppi conservatori per sostituire gran parte dell’attuale burocrazia federale con personale affidabile di destra e perseguire cambiamenti politici attraverso decisioni amministrative”.
Cosa quest’ultima che, prescindendo da ogni drammatizzazione, accade praticamente sempre.

12 giugno 2024

Hunter Biden condannato: reazione democratica

Detto che la situazione è assolutamente senza precedenti (un ex Capo dello Stato in corsa per White House condannato che rischia quattro anni e un figlio del Presidente in carica in cerca di conferma che a propria volta può finire dentro per un quarto di secolo), c’è naturalmente modo e modo di commentare i fatti e nel caso le sentenze.
Cosa dicono ora, d’acchito, appena emesso il giudizio di colpevolezza a carico del figlio del Presidente Biden i democratici in prospettiva elettorale difendendosi ed insieme attaccando?
Ecco una loro autorevole e significativa voce: “La condanna di Hunter Biden è la migliore prova possibile che il Presidente non sta manipolando il sistema di giustizia penale. Ciò impedirà a Trump e ai suoi apologeti di affermare il contrario? Ovviamente no. Ma tutti dovrebbero combattere i pericolosi attacchi di Trump allo stato di diritto”.

12 giugno 2024

Come Biden intende corteggiare gli elettori più anziani

Una serie di recenti sondaggi mostra un indebolimento del sostegno a Joe Biden in alcuni settori elettorali democratici tradizionalmente solidi – non solo i giovani, ma anche neri e latini. Eppure alcuni degli stessi sondaggi mostrano che Biden è in vantaggio tra gli elettori di età pari o superiore a sessantacinque anni, una tendenza che, se continuasse fino a novembre, lo renderebbe il primo democratico a vincere tra i votanti senior dopo Al Gore nel 2000.
“Con questo in mente”, afferma NBC News, “lo staff democratico lancia ‘Seniors for Biden-Harris’, un’iniziativa organizzativa nazionale per sfruttare quelli che considera i vantaggi chiave tra quegli elettori… I consiglieri di Biden e i suoi alleati democratici offrono una serie di spiegazioni per il recente spostamento tra gli elettori più anziani, compresi alcuni fattori che secondo loro danno ragione anche della diminuzione del sostegno tra gli altri gruppi”.

11 giugno 2024

Voto su emendamento costituzionale in Louisiana

“Louisiana voters will decide on one constitutional amendment in November and four in December”, così Ballotpedia’s Daily Brew. Ora, a prescindere dai contenuti di tali specifici Emendamenti, il titolo di questa nota consente di ricordare come in coincidenza o pressappoco con le cosiddette presidenziali molte altre, assai spesso diverse secondo opportunità o necessità, siano le ragioni della chiamata alle urne dei cittadini. Referenda, Censimenti, proposte di legge, ricorsi oltre naturalmente alle varie e a tutti i livelli elezioni locali.

11 giugno 2024

Vincere dappertutto salvo che nel Maine e nel Vermont

A partire dal 1932, Franklin Delano Roosevelt, democratico, ha vinto quattro elezioni presidenziali consecutive. Sconfitti nell’ordine
Herbert Hoover
Alf Landon
Wendell Willkie
Thomas Dewey.
Ecco, ricordando che in tutte le circostanze sotto elencate i componenti il Collegio Elettorale da votare erano 531 e la maggioranza da raggiungere 266 essendo nel mentre gli Stati coinvolti 48, nel dettaglio i risultati:
Nel 1932:
472 a 59 i delegati conquistati,
42 a 6 il numero degli Stati vinti.
Nel 1936:
523 a 8 i delegati,
46 a 2 gli Stati.
Nel 1940:
449 a 82 i delegati,
38 a 10 gli Stati.
Nel 1944:
432 a 99 i delegati,
36 a 12 gli Stati.

Solo due i membri dell’Unione che in nessuna delle quattro occasioni lo votarono: Maine e Vermont!

11 giugno 2024