Trump non può portare armi ma può controllare quelle nucleari

“La licenza di porto d’armi di Donald Trump sta per essere revocata dal dipartimento di polizia di New York City (il suo permesso è stato sospeso nell’aprile 2023, dopo che era stata emessa la prima accusa a suo carico)”, riferisce il Daily Beast.
Vale a dire che l’uomo che potrebbe benissimo essere fra poco a capo dell’arsenale nucleare statunitense non potrà più portare una pistola nel suo Stato d’origine!

7 giugno 2024

‘Average polling error’

È dal 1968 che in occasione delle Presidenziali, a risultati finali nazionali stabilizzati, al fine di valutare il lavoro fatto dagli istituti addetti e di correggerne le procedure se necessario, si confrontano i dati effettivi con quelli relativi alla media dei sondaggi elettorali precedenti il voto.
Ebbene, considerando che in ogni rilevazione di tale fatta è previsto un margine d’errore all’incirca quantificabile nel due e cinque per cento in più o in meno, solo in un caso le previsioni furono assolutamente errate.
Era il 1980 e il partito democratico veniva dato battuto per due punti e mezzo.
Perse per il nove e sette.
Una difformità statisticamente enorme: del sette e due.

7 giugno 2024

Biden usa una campagna elettorale vecchia scuola

I componenti lo staff della campagna di Biden hanno cercato di sfruttare il loro vantaggio iniziale in termini di denaro rispetto a Trump anche costruendo installazioni fisiche che credono daranno loro un vantaggio nella corsa serrata che si preannuncia.
Ora vantano più di centosettantacinque uffici per condurre la campagna sparsi nel Wisconsin e in altri sette Stati teatro di confronto.
Secondo l’Associated Press, la struttura organizzativa del Presidente così facendo sta cercando di fondere le moderne tattiche online con strategie sul campo collaudate nel tempo per trovare e motivare persone che debbano ancora entrare in sintonia.

7 giugno 2024

Tim Scott lancia una iniziativa da 14 milioni di dollari

Un importante alleato e potenziale Vice dell’ex Presidente Donald Trump sta lanciando una nuova iniziativa tesa a conquistare gli elettori neri e comunque non bianchi della classe operaia che, secondo lui, potrebbero essere il fattore decisivo nelle elezioni di novembre.
Si tratta del senatore della Carolina del Sud Tim Scott, l’unico repubblicano nero al Senato, il quale appunto intende promuovere e portare a termine una campagna da quattordici milioni di dollari rivolta agli elettori di minoranza in sette Stati chiave indecisi.

7 giugno 2024

Timori del New York Times sulla rielezione di Trump

“L’ex presidente Donald Trump afferma di essere pronto a perseguire i suoi nemici politici se verrà eletto questo autunno. Il semplice fatto di fare queste minacce, dicono gli esperti legali, danneggia seriamente lo stato di diritto”, riferisce il New York Times.
“Ma se come candidato sta già sfidando le norme fondamentali sul sistema giudiziario, Trump, se vincesse di nuovo la presidenza, otterrebbe un’immensa autorità per attuare effettivamente il tipo di punizione legale che ha promosso”.
“Il Dipartimento di Giustizia fa parte del ramo esecutivo e lui ne sarà il capo. Potrà dire ai suoi funzionari di indagare e perseguire i suoi rivali, e Trump, che non ha nascosto il suo desiderio di eliminare dalla burocrazia federale coloro che non sono ritenuti sufficientemente fedeli alla sua agenda, potrà licenziare coloro che si rifiutano.”
Molti, evidentemente, i modi per fare campagna elettorale.

7 giugno 2024

Come si atteggiano i ‘double haters’?

Scrive Sarah Longwell, fondatrice del website The Bulwark su posizioni conservatrici anti Trump:
“Il giorno dopo che l’ex Presidente è stato condannato, ho riunito per un focus group nove elettori provenienti da tutto il Paese che hanno votato per lui due volte e non vogliono farlo di nuovo e che non sono tuttavia impegnati a votare per Joe Biden. Sono costoro i ‘double haters’ (doppi odiatori), quella parte di elettori insoddisfatti di entrambi i candidati che cercano di decidere quale sia meno peggio fra i due. Anche se molti di loro sono contrari a Trump, faticano ad arrivare a Biden. Se l’incumbent vincerà a novembre, questi sono gli elettori che avrà convinto a tapparsi il naso e a votare per lui. E”, conclude Longwell, “c’è motivo di credere che la recente condanna di Trump abbia reso loro un po’ più facile farlo.”

6 giugno 2024

I repubblicani tacciono mentre Hunter Biden viene processato

Ricordando che il New York Times non è certamente trumpiano, ecco quanto scrive il 5 giugno a proposito del tema di cui al titolo:
“Per quasi quattro anni, i repubblicani hanno scavato negli angoli più oscuri della vita di Hunter Biden, cercando di collegare i suoi problemi al padre, il presidente Biden.
Ma mentre il giovane Hunter viene processato nel Delaware le evidenti contraddizioni politiche del caso hanno reso il GOP in gran parte muto, dall’ex presidente Donald Trump in giù.
È ovvio: l’affermazione infondata secondo cui il Dipartimento di Giustizia di Biden sta conducendo una persecuzione politica nei confronti di Trump è in qualche modo indebolita dal perseguimento del figlio del Presidente da parte del dipartimento.
È anche difficile dare molta importanza alle accuse secondo cui Hunter Biden avrebbe mentito sull’uso di droga per acquistare una pistola quando il vostro partito sta sponsorizzando una legislazione per allentare le restrizioni sull’acquisto di armi per i veterani alle prese con malattie mentali, per non parlare del caso davanti alla Corte Suprema che
potrebbe consentire agli autori di abusi domestici di acquistare armi da fuoco”.

6 giugno 2024

Chi comporrà il ticket repubblicano accanto a Trump?

Mancano poco meno di cinque mesi alla Convention repubblicana e nei tempi andati non sarebbe venuto in mente a nessuno di interrogarsi a proposito del candidato alla Vicepresidenza destinato a correre accanto allo sfidante del Presidente in carica.
Accanto a Trump, nel caso.
La faccenda si sarebbe risolta sostanzialmente in sede di Convention.
Oggi non da oggi così non è.
Quattro i nomi che si fanno in proposito (per di più, auspicando che il tycoon decida presto):
il Senatore della Florida Marco Rubio
il Senatore Tim Scott del North Carolina
il Senatore dell’Ohio J. D. Vance
il Governatore del North Dakota Doug Burgum.
L’organizzazione elettorale di Trump è al lavoro per verificare chi tra loro (senza comunque escludere la possibilità di guardare altrove) possa dare le migliori garanzie.

6 giugno 2024

Tanti candidati al Senato repubblicani sono ricchi

“La vittoria di Tim Sheehy alle primarie repubblicane del Montana martedì significa che i repubblicani nazionali dipendono da un candidato con poca esperienza politica ma molti soldi per vincere una corsa chiave per il controllo della maggioranza al Senato”, riferisce NOTUS, il sito di News lanciato dal fondatore di Politico Robert Allbritton.
“Questo fa parte della progettazione ed è vero anche in altre gare critiche al Senato quest’anno.”
“Con un rischio calcolato”, continua NOTUS, “i funzionari repubblicani e gli alleati di Donald Trump si sono schierati a sostegno dei candidati al Senato che – come Sheehy – non hanno mai ricoperto una carica elettiva ma possono contribuire a finanziare una campagna attraverso la propria ricchezza personale. Oltre a Sheehy, che ha ricevuto un sostegno fondamentale da Trump il quale lo ha aiutato a spianare la strada verso la nomina, i repubblicani nazionali hanno sostenuto candidati al Senato come Dave McCormick in Pennsylvania ed Eric Hovde nel Wisconsin, entrambi ricchi e politicamente inesperti”.
Non che tale comportamento sia contrario alla legge, viene da dire!

6 giugno 2024

Trump ora dice di votare anche per posta

Il Washington Post riferisce che il Republican National Committee sta lanciando una nuova campagna chiamata ‘Swamp the Vote’ per incoraggiare il voto per corrispondenza e quello anticipato nonostante i precedenti attacchi di Donald Trump alle schede elettorali per corrispondenza.
Lo stesso ex Presidente, peraltro, in un nuovo video ha detto: “Molti repubblicani preferiscono votare il giorno delle elezioni, e dobbiamo sommergere i democratici radicali con una massiccia affluenza alle urne martedì 5 novembre. Il modo per vincere è inondarli. Se li sommergiamo, non potranno imbrogliare. Semplicemente non riusciranno. Ma se non ce la fate dovete fare un piano, registrarvi e votare in ogni modo possibile”.

6 giugno 2024